Musei
Provincia di Catanzaro
Proprietà pubblica
MUSEO PROVICIALE
Catanzaro, Villa Margherita (ex Villa Trieste)
Istituito nel 1879, questo museo è provvisto di
oltre 8000 esemplari di medaglie, di epoca magno-greca, brettia, romana, bizantina e normanna. La raccolta
archeologica conserva reperti dell'età della Pietra, del Ferro e del Neolitico. È presente
inoltre un'incisione del VI secolo su lamina d'oro che riproduce l'Adorazione dei Magi.
Proprietà privata
MUSEO DELLE CARROZZE
Catanzaro - fraz. Siano, contrada Monte Musofalo
Il museo è provvisto di 25 carrozze d'epoca (tra cui una
cabriolet e un carro da parata del ‘600) di proprietà del barone De Paola ed è situato
all'interno di una azienda agricola. Sono esposti anche un pianoforte in radica d'ulivo di fine '800 e
utensili della civiltà contadina.
Proprietà ecclesiastica
MUSEO DIOCESANO
Catanzaro - via Arcivescovado, 13
Il museo, ospitato nel Palazzo Vescovile, conserva ostensori,
candelabri, paramenti sacri, calici, pianete, sculture lignee, dipinti e opere marmoree databili dal XVIII
secolo e provenienti da diverse chiese del territorio catanzarese. Tra i dipinti si segnalano La Pentecoste
di Domenico Leto e il San Nicola Vescovo di Mattia Preti.
Proprietà pubblica
MUSEO CIVICO
Taverna (Catanzaro) - Palazzo San Domenico
Il museo ha sede nell'antico Cenobio Domenicano ed espone in diverse
sale una ricca collezione di opere del grande artista del '600 Mattia Preti (I Santi Pietro e Paolo, il
Cristo fulminante, la Predica di San Giovanni Battista e l'Estasi di San Pietro Celestino) e di suo fratello
Gregorio, nati a Taverna, oltre a dipinti di altri artisti meridionali del XVII-XIX secolo. Una parte del
museo è dedicata all'arte contemporanea ed espone opere di artisti del Novecento.
Proprietà pubblica
MUSEO ARCHEOLOGICO LAMETINO
Lamezia Terme (Catanzaro) - via Garibaldi
Il museo, allestito nel 1997, conserva reperti archeologici provenienti
da collezioni private e da diversi scavi eseguiti nell'area lametina. È strutturato in tre sezioni: la
prima, dedicata a Dario Leone, conserva manufatti litici; la seconda, dedicata a reperti di età classica,
comprende frammenti ceramici (VII sec. a.C.) e monete in argento rinvenute ad Acquafredda e S.Eufemia (520-400
a.C.); l'ultima sezione, quella medievale, espone metalli databili dal XI al XVII sec. d.C rinvenuti negli
scavi effettuati nel Castello di Nicastro.
Provincia di Cosenza
Proprietà pubblica
GALLERIA NAZIONALE DI COSENZA
Cosenza - Palazzo Arnone, via G. V. Gravina
La Galleria espone in permanenza 35 opere della Soprintendenza. Le più
antiche sono quelle in comodato alla Diocesi, tra queste la Staurotec, croce reliquiaria in oro, donata secondo la
tradizione da Federico II al Duomo di Cosenza. La pittura del '700 è rappresentata magnificamente dai
dipinti di Mattia Preti e Luca Giordano. Di Mattia Preti si segnalano le due imponenti tele con le Fatiche di
Ercole. Di Luca Giordano la Veduta, con rovine classiche e figure.
Proprietà privata
MUSEO DELLE "RIMEMBRANZE"
Cosenza - Palazzo Spada, p.zza Parrasio, 3
Il museo, allestito a Palazzo Spada, nel centro storico di Cosenza, conserva
documenti, mobili e oggetti che raccontano gli stili di vita e le attività del mondo popolare e contadino Calabro
Bruzio. Ci sono diversi oggetti d'uso comune nell'attività domestica e contadina del XX secolo, ma anche
documenti e foto degli eroi del Risorgimento. Si segnala una particolare collezione di ferri da stiro, corredi in lino
ricamati a mano, strumenti musicali e oggetti folcloristici.
Proprietà ecclesiastica
MUSEO BEATO ANGELO
Acri (Cosenza) - Piazza Beato Angelo
Il museo, inaugurato nel 1992, è allestito nel Convento del Beato
Angelo. Conserva il bastone, il mantello, documenti e pubblicazioni sulla vita del sacerdote cappuccino, nato
ad Acri nel 1669 e morto nel 1739. Sono presenti inoltre gli atti del processo per la sua canonizzazione,
con testimonianze di miracoli, guarigioni e predizioni compiute dal Santo.
Proprietà privata
MUSEO ETNICO "ARBERESHE"
Civita (Cosenza) - p.zza Municipio, 9
Il museo, fondato nel 1989, conserva molte testimonianze sulla civiltà
contadina locale, in particolare della comunità albanese. Sono esposti costumi albanesi, una raccolta iconografica
sui riti bizantini, una rassegna fotografica sui paesi dell'etnia “arbereshe” in Italia e una biblioteca di
testi albanesi. Si segnala un'icona della Madonna di Odigitria.
Proprietà privata
MUSEO DEL PEPERONCINO
Maierà (Cosenza) - Palazzo Ducale
Il museo, che si trova vicino a Diamante, sede dell'Accademia Italiana
del Peperoncino, mette in mostra il simbolo gastronomico della Calabria. In cinque diverse sezioni si possono
ammirare fotografie, disegni, testimonianze storiche, 150 varietà di peperoncino pervenuti da tutto il mondo,
nonché oggetti ispirati all’ortaggio e una documentazione fotografica delle iniziative organizzate
dall'Accademia Italiana del Peperoncino.
Provincia di Crotone
Proprietà pubblica
MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE
Crotone - via Risorgimento
Il museo si articola in due sezioni principali dedicate alla città
e al territorio, organizzate secondo un criterio topografico. Al piano terra viene ricostruita la storia di
Kroton, rilevante centro culturale della Magna Grecia, dalla pre-protostoria al medioevo. Importanti sono le
ceramiche rinvenute nell'area dell'antico Kerameikos, il quartiere dove si trovavano le botteghe artigiane
della polis. Al primo piano ci sono invece reperti provenienti da diverse località del Marchesato e
dai maggiori santuari greci di Vigna Nuova a Crotone, di Hera Lacinia a Capo Colonna, del tempio di Apollo a
Cirò e di S.Anna. Si segnala la sala dedicata al "Tesoro di Hera", dove sono esposti oggetti
in bronzo, oro e argento.
Proprietà pubblica
MUSEO CIVICO
Crotone - Castello Aragonese, p.zza Castello
Allestito presso il Castello Aragonese, il museo comprende una sezione
araldica, un’armeria che conserva cannoni, pezzi di artiglieria da naviglio recuperati nelle acque del
crotonese e armi bianche del XVIII-XIX secolo; una sezione ceramica con reperti rinvenuti nel corso dei lavori
di restauro nel complesso monastico di S.Chiara e nello stesso Castello Aragonese. C’è anche una
interessante sezione che ospita una raccolta di stampe e foto databili tra la fine dell’800 e il 1950 e la
sezione del costume medievale, nella quale si possono ammirare una cinquantina di abiti di principi, dignitari,
cortigiani, popolani, artigiani e religiosi.
Proprietà ecclesiastica
MUSEO DIOCESANO DI ARTE SACRA
Santa Severina (Crotone) - Palazzo Arcivescovile, p.zza Campo
Il museo, che ha sede nell'ex palazzo Arcivescovile, ripercorre la
storia della catechesi cristiana per mezzo di oggetti d'arte sacra e documenti. Si trovano esposti arredi
ecclesiastici, paramenti liturgici, reliquiari, vasi, ostensori e una vasta ed importante documentazione con
pergamene e libri liturgici sulla chiesa romana.
Provincia di Reggio Calabria
Proprietà pubblica
MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE
Reggio Calabria - p.zza De Nava, 26/A
Il Museo Archeologico di Reggio Calabria fu istituito nel 1882 come
museo civico. La consistenza e l’importanza dei materiali conservati aumentò nel corso degli anni
grazie all'acquisizione di reperti derivanti dalle zone archeologiche dell’intera la Calabria. Con la
nascita della Soprintendenza alle antichità per la Calabria, il museo cominciò a divenire
un'istituzione culturale a livello nazionale. Il materiale presente è suddiviso in varie sezioni:
la sezione dedicata al periodo preistorico e protostorico, quella riservata alla colonia di Locri, la sezione
dedicata alle colonie e subcolonie greche del territorio calabrese e la sezione di archeologia subacquea,
che ospita i famosi Bronzi di Riace, le due stupende statue greche in bronzo del V secolo a. C riportate
in superficie dal fondale marino di Riace (Rc) nel 1972.
Proprietà privata
MUSEO PALEOMARINO
Reggio Calabria - Via Stradella Giuffrè I traversa, 32
Il museo è costituito da due sezioni: c'è quella di
Paleontologia e quella di Biologia Marina, che conservano fossili, conchiglie mediterranee di varie
dimensioni, invertebrati marini (ricci, coralli, crostacei, granchi, etc.), e pesci dell'area dello stretto.
Proprietà pubblica
MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE
Locri (Reggio Calabria) - Contrada Marasà
Il museo si trova nell'area relativa all'antica colonia greca di
Lokroi e vi si trova il materiale conservato nel vecchio museo civico e i reperti provenienti dagli scavi
più recenti. Al primo piano si trovano alcuni corredi funerari rinvenuti nella necropoli greca di
contrada Lucifero, databili tra il VI e il IV sec. a.C., alcune statuette femminili sedute e ceramiche.
Al secondo piano sono conservate ancora ceramiche di varie epoche, diverse monete, armi e gioielli
dell'età del ferro.
Proprietà pubblica
MUSEO CIVICO DI STORIA NATURALE
Cittanova (Reggio Calabria) - via Regina Elena
Il museo è costituito da diverse sezioni. C’è
quella zoologica, una sezione botanica, una paleontologica (che comprende fossili di vegetali e invertebrati)
ed infine una sezione di malacologia, con conchiglie di provenienza esotica e del Mediterraneo. È
allestita, inoltre, una mostra permanente su “I Minerali calabresi”. Si segnala la collezione di
minerali fluorescenti e la sezione riservata ai prodotti lavici dell'Etna.
Provincia di Vibo Valentia
Proprietà pubblica
MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE
Vibo Valentia - Castello Normanno Svevo
Il museo, intitolato all’archeologo vibonese Vito Capialbi,
è ospitato nel castello normanno svevo, eretto da Ruggero il Normanno intorno al 1070. Conserva reperti
archeologici databili dalla fine del VII sec. a.C. al II sec. a.C. provenienti da scavi effettuati nella c
ittà di Vibo Valentia e nell’area circostante.
Proprietà ecclesiastica
MUSEO DELLA CERTOSA
Serra San Bruno (Vibo Valentia) - Contrada Certosa, 1
Il museo, ospitato nella famosa certosa di Serra San Bruno (XI secolo),
documenta la vita e le attività dei monaci certosini attraverso la ricostruzione di alcuni ambienti:
la cella del monaco, il laboratorio, il giardino. Tra le opere esposte si segnala un dipinto raffigurante
San Bruno del XVI secolo.
Proprietà pubblica
MUSEO PROVINCIALE MURATTIANO
Pizzo (Vibo Valentia) - Castello Murat Piazza B. Musolino
Il castello di Pizzo fu costruito nel 1492 per volontà di Ferdinando
I d'Aragona, come fortezza a difesa costiera contro le incursioni saracene e fu utilizzato anche come carcere.
Nel 1892 il Castello è stato dichiarato Monumento Nazionale per via dell'avvenimento storico che vi si
consumò: la fucilazione nel 1815 di Gioacchino Murat, re di Napoli. Nella sala grande del Castello,
divenuto Museo Provinciale Murattiano nel 2003, è esposta una splendida collezione originale di monete
"Monete e Popoli". L'esposizione raccoglie anche importanti documenti storici tra cui stampe e piante
sulle origini aragonesi del Castello e una mostra permanente di manichini a grandezza naturale che ricostruiscono
gli ultimi momenti di vita di Murat fino alla fucilazione.
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